Fiumalbo
è un paese di origini antichissime situato all'estremità
meridionale della provincia di Modena, al confine con la
Toscana. Il paese, costruito in una vallata che scende dal
crinale dell'appennino Tosco-Emiliano e nel cuoce del Parco
naturale del Frignano, si estende dai 935 metri s.l.m. del
Centro Storico ai 2165 metri del Monte Cimone, che imponente
domina il centro abitato e lo protegge da oriente. Dalla
candida schiuma prodotta dal gioco impetuoso delle acque
del Rio Acquicciolo edel Rio S. Francesco, i due torrenti
che lo circondano e che si congiungono a valle della rocca
che austera veglia sul paese, Fiumalbo trae il suo nome:
Flumen album (cioè fiume bianco).
Il paese che dal 1990 si fregia del titolo di Città
d'Arte, ha conservato intatto il suo Centro Storico, un
agglomerato urbano che presenta la tipica struttura di borgo
medioevale, un fitto intreccio di stradine, piazzette, saliscendi,
un gioiello di pietra incastonato fra il verde dei boschi
che circondano le sue molte frazioni abbarbicate sulle pendici
delle più alte vette del Frignano. Una
tale conformazione morfologica consente un clima particolare,
che si avvale dell'aria purissima delle cime dell'Appennino,
mitigato da una straordinaria esposizione alla luce solare.
Per tali ragioni Fiumalbo è da sempre considerata
una stazione climatica particolarmente indicata per bambini,
anziani e per le vittime del moderno stress, oltrechè
per gli amanti della natura e degli sport estivi ed invernali.
Da Fiumalbo partono numerosi sentieri per escursioni e passeggiate
che, ripercorrendo vecchie mulatterie ed antiche vie un
tempo battute da pastori e pellegrini, si addentrano nel
territorio del Parco, attraverso selve di faggi, boschi
di abeti, verdi pascoli, fin dove sgorgano sorgenti d'acqua
purissima e nascono i mirtilli. E tutto questo sotto le
grandi ali e l'occhio vigile della maestosa Aquila Reale,
che qui caccia e di recente è tornata a nidificare.
Il paese è ricco di storia, della quale i molti importanti
monumenti danno testimonianza al visitatore. I primi insediamenti
si fanno risalire al popolo del Liguri Friniati, che si
rifugiarono in questi luoghi nel II secolo A.C., sconfitti
dal Console Marcello. Le prime notizie certe risalgono al
1038, anno in cui, come riportato da un documento, il Marchese
Bonifacio padre di Matilde di Canossa, donò al Vescovo
di Modena la "Rocca che si chiama Fiumalbo".
Il paese dispone di numerosi servizi quali, ad esempio,
un ambulatorio medico, una farmacia, due banche, due uffici
postali, campi sportivi e palestra. Sono presenti inoltre
diversi negozi di generi di varia necessità, numerosi
alberghi, ristoranti e agriturismi. Il carattere della gente,
che ha conservato intatto il suo dialetto (un dolcissimo
parlare nel quale si ritrovano gli antichi accenti del volgare
toscano), è accogliente e disponibile, frutto di
un'antica cultura, che il turista avrà modo di scoprire
sciegliendo di trascorrere le vacanze nella nostra Città
d'Arte.
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